lunedì 17 febbraio 2014

Il lunedì.









Il lunedì mattina è un giorno che pochi di noi apprezzano, e ci sono dei periodi dell’anno in cui è più difficile del solito prepararsi a tollerare il peso di una intera settimana. Il mio problema è che questi periodi coincidono con stati mentali di negatività assoluta, e convergono con la totale incapacità di pensare positivamente. Insomma, vedo tutto nero.

Per questi momenti ho sviluppato un metodo che però, lo ammetto, non funziona sempre e mai con lo stesso grado di soddisfazione. Oggi l’ho messo in pratica.

Ecco cosa faccio appena sveglio: ancor prima di aprire gli occhi decido di far finta di trovarmi sul letto di casa a mare, sdraiato sul fianco destro, con la parte frontale del corpo rivolta verso la finestra. Questa cosa di collocarmi virtualmente in un altro posto è abbastanza semplice, basta conoscere bene quel posto e verrà naturale, ad occhi chiusi, immaginare la disposizione degli oggetti, delle finestre, della porta, dei muri intorno a te, ma anche del mare, delle montagne, delle strade etc. Dopo essere trasmigrato in questo letto, che mi ispira solo riposo e tranquillità, comincio a percepire le stesse sensazioni che provo quando mi trovo in quel luogo, appena sveglio. Come prima cosa sento la vicinanza alle mie spalle della parete cui il letto è accostato; poi comincio a sentire la luce, i raggi del sole che colpiscono integralmente il mio corpo (lo so, molte persone non riescono a dormire con la luce che entra da qualche parte, io non riesco a dormire con il buio assoluto), sento il calore di quella luce che passa dalle tapparelle della finestra,  ne immagino persino il disegno che si compone sulla parete alle mie spalle, infine immagino il movimento lento e costante del mare calmo di una mattina qualsiasi d’estate.

Dopo qualche minuto di questa suggestione apro gli occhi, do un bacio ad Eliana (la mia fidanzata), mi alzo in piedi con qualche possibilità in più di cominciare decentemente la settimana.

Buon lunedì.

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